In ognuno di noi soggiorna un lato oscuro, con il quale forse è meglio dialogare, perchè se troppo a lungo volutamente ignorato, esso può diventare prepotente e pericoloso...

domenica 17 agosto 2014

L'ALTRO - spettacolo teatrale all'aperto

L'ALTRO, 19 agosto 2014 h.19.30
Spazio pedonale di fronte alla libreria In der Tat, via Diaz 22, Trieste
Con Paolo Massaria, Alan Calianno (Lupo Malconcio), Cristiano Devitor, Sabrina Gregori
Canzoni tratte dal cd "Maledetta la guerra", progetto Ryunyo di Ornella Serafini

domenica 23 marzo 2014

It's QPO time in Milano

Amici di Milano e dintorni, vi porto QUALCHE PIANO OLTRE!

La casa editrice LINEE INFINITE è felice d'invitarvi alla presentazione del libro "Qualche piano oltre" di Sabrina Gregori, giovedì 27 marzo 2014 alla Libreria Legatoria Borghi, Via Gian Giacomo Mora n.15, MILANO. L'inizio dell'evento è previsto per le ore 19:30.

QPO time in Milano... yeah!

mercoledì 19 febbraio 2014

Inaugurazione virtuale del sito Sabrina Gregori "di maschera e di penna"

Finalmente mi son decisa a fare il mio sito web, Sabrina Gregori "di maschera e di penna", e oggi siete tutti invitati all'inaugurazione virtuale!

Visitatemi:
www.sabrinagregori.it

Cin cin a tutti!!

giovedì 28 novembre 2013

QUALCHE PIANO OLTRE alla Libreria Borsatti

Oggi, giovedì 28 novembre, alle ore 18.00, alla Libreria Borsatti di Via Ponchielli, a Trieste, Maria Irene Cimmino, Presidente dell'Associazione IrReale Narrativa Km0, presenta il mio romanzo QUALCHE PIANO OLTRE. A intrattenervi con le letture dei brani la splendida voce di Stefano Vattovani.

Immagina di entrare in un ascensore e premere il tasto del tuo piano. Immagina che l'ascensore non si fermi, ma prosegua ininterrottamente la sua corsa. Immagina che all'aprirsi delle porte la familiare realtà sia completamente trasformata.
Ora immagina che sia tutto vero.

Nella cornice di un cortile condominiale degli anni ’70, Sara e Paolo vivono la loro infanzia uniti da una forte amicizia. Pomeriggi d’estate si allungano tra giochi con gli amici, sogni di supereroi e innocenti fughe in un luogo appartato, solo per loro due, la tana. Qui, un giorno, Sara trova dei disegni nascosti, figure di mostri intrappolate nei fogli di carta: è il segreto di Paolo, tormentato da visioni pericolose e inconfessabili, segni di una realtà che nessuno può comprendere. Per impedire che anche Sara ne diventi vittima, Paolo la prega di dimenticare ciò che ha visto, e l’amica cancella l’episodio dalla memoria.
I due bambini diventano adulti e l’amicizia si trasforma in un sentimento più intenso, ma la vita di Paolo si copre di ombre che Sara cerca di scacciare, fino a quando...
In un giorno come tanti, Sara va a far visita a sua madre, nella stessa palazzina in cui è cresciuta. Entra nell’ascensore e preme il tasto per salire al terzo piano, ma quello che sembra un semplice gesto si rivela una scelta che cambierà la sua esistenza.
Chiamata a salvare il suo amico di sempre, Sara supererà i limiti della morte, varcherà le porte dell'inimmaginabile e si troverà a fare i conti con il passato e con i suoi sentimenti, in luoghi dove la paura prende molte forme e il coraggio ha i contorni dell’infanzia.

DOPO AVERLO LETTO, NON SARETE PIU' GLI STESSI...!

mercoledì 2 ottobre 2013

Il giornalista Daniele Benvenuti: che recensione! Da leggere :-)

SABRINA GREGORI
‘QUALCHE PIANO OLTRE’
(ocio che questo è un LIBRO e nel lettore cd si potrebbe incastrare…)

Sabrina Gregori, per una larga fetta della sua vita, ha sbagliato quasi tutto. Educata, composta, solare, regolare e longilinea (anche se, forse, preferirebbe il termine ‘smilza’), la biondina di San Giovanni (inteso come rione di Trieste e non come comprensorio dell’ex ospedale psichiatrico…) ha sprecato anni preziosi sugli scranni dell’Università insieme ad altri babbei per poi laurearsi in Scienze politiche. E in seguito, non paga, altrettanti anni per cercare di far fruttare adeguatamente nella vita reale il titolo di studio meritatamente ottenuto nonostante le esperienze di spicco conseguite nel mondo della formazione.
Poi, probabilmente, si è incazzata insieme a parecchi altri tra i babbei di cui sopra. Solo che lei, Sabrina Gregori, si è progressivamente scoperta addosso una serie di talenti che neppure sospettava di avere: prima attrice teatrale, poi cantante e persino sceneggiatrice. Sempre con eccellenti risultati e concreti riscontri di pubblico e critica. Infine, tanto per non farsi mancare nulla, ha tirato fuori con le unghie anche il talento di scrittrice e, partita timidamente in sordina, ha saputo conquistare credibilità e rispetto con le sue sole forze senza neppure far parte dell’intellighentia correttamente schierata e dei salotti giusti.
In un contesto sociale nel quale inutili bipedi dal look eccentrico e dalle qualità inesistenti cercano la clamorosa ribalta dichiarando amore eterno a brutali assassini per poi agghiacciare gli sfortunati lettori con la comica inadeguatezza delle loro produzioni, Sabrina Gregori ha scelto invece la strada del lavoro metodico e della maturazione creativa, tenendo un pudico basso profilo anche se le sue eccellenti esperienze sul palcoscenico da assoluta protagonista avrebbero potuto consentirle (e le consentirebbero tuttora…) di attirare l’attenzione delle cronache con qualche coup de théâtre promozionalmente efficace e redditizio.
Purtroppo per lei, tuttavia, non ha precedenti penali, vizi pubblicamente riconosciuti attraverso clamorosi outing (almeno, che io sappia…) e neppure una casa editrice potentissima e in grado ‘comprarle’ qualche premio prestigioso, lanciandola così a livello nazionale come meriterebbe. Sabrina Gregori deve affidarsi solo al suo talento e alla sua fantasia con quel supporto che soltanto i piccoli ma lungimiranti editori possono fornire e quella complicità che solo il rispetto dei colleghi di penna (oppure di tastiera o di copertina) possono garantire.
Lascio a qualche illustre teorico il compito di psicanalizzarne i testi e, magari, di stabilire anche se le atmosfere prevalentemente oscure da lei trattate nascondano o meno particolari problemi interiori. Personalmente, ritengo assolutamente di no e mi limito a valutarne da semplice lettore ormai rodato (e giammai da critico letterario: mica mi arrivano i libri gratis a casa insieme ai cadeau dalle case editrici…) le caratteristiche espressive e tematiche. Perché, se gli inquietanti racconti contenuti nella raccolta ‘Tre innocui deliri’ del 2010 l’avevano catapultata a sorpresa tra gli autori emergenti (poca emoglobina e tanto mistero, discreto soprannaturale e maggiori dosi di allegoria, quasi nulla la violenza ma percepibile assai la suspance, alto livello di originalità e basso in termini di autocompiacimento stilistico), la forma del romanzo che la impegna nel recente ‘Qualche piano oltre’ diventa assai più congeniale e completo.
Restando sul panorama italiano, tra una grandinata di libercoli-sceneggiature (70-90 paginette di botta e risposta) e una manciata di tomi dalla rara imponenza (alla Giorgio Faletti, per intenderci), quello di Sabrina Gregori si colloca in un’ideale via di mezzo con un volumetto né troppo corto da lasciare la pancia mezza vuota, né eccessivamente lungo da provocare sonnolenza. Le sue “indagini nelle pieghe oscure dell’animo umano” questa volta la portano solo apparentemente a fare i conti con i palpiti claustrofobici promessi in copertina quando si preannuncia un’avventura all’interno di “un ascensore che non si ferma e prosegue ininterrottamente la sua corsa fino a riaprire le sue porte in un mondo completamente trasformato”. Niente testate per guadagnarsi un filo di ossigeno prima di soffocare in uno spazio angusto, dunque; nessun mostro a fare capolino dallo specchio per ingoiare l’occupante, né serial killer armati di sega circolare o camuffati da giocatore di hockey. Il sottile ‘imbroglio’ di copertina, bontà sua, è solo uno strumento per attirare il lettore verso una storia fondamentalmente generazionale e localistica (Trieste, le sue peculiarità climatiche e quelle storiche emergono di frequente) che prende il via negli anni Settanta in un cortile condominiale per poi saltellare tra l’oggi e il ieri con la lotta della protagonista (prima soltanto psicologica, poi anche fisica) per assicurarsi un domani. L’amico del cuore, una tana, visioni mostruose e disegni terribili ma dal chiaro effetto placebo; una storia d’amore e di abbandono, di separazione e di unione, di eroismo e di generosità, di crescita e di regressione. Né horror, né fantasy, né tantomeno thriller.
‘Qualche piano oltre’ è un viaggio in perfetto ‘Gregory’s style’ che sfida tempo e spazio e che, come direbbe l’autrice, costituisce “uno sguardo attento nell’animo di una donna capace di affrontare un percorso di riscatto e consapevolezza”.

Daniele Benvenuti

sabato 28 settembre 2013

Dal blog My Secret Diary

Ogni libro possiede un anima, l’anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e chi a sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiori le pagine, il suo spirito acquista forza.


Ancora una bella recensione di QUALCHE PIANO OLTRE dal blog letterario My Secret Diary:

"Qualche piano oltre, oltre ad essere una storia appassionante, è anche ben strutturata. L'ho trovata suggestiva, magica, surreale, ardente e a tratti toccante."

"L'inquietudine, l'eccitazione, la tensione e la suspense, accompagnano il lettore di pagina in pagina. In questo libro ho trovato molte metafore che stimolano chi legge la storia, a riflettere sul senso della vita."

"Complimenti quindi a Sabrina Gregori per essere riuscita a "ipnotizzarmi" con la sua storia, divorata in sole due notti."


My Secret Diary: recensione QUALCHE PIANO OLTRE


Grazie a Serena per le sue osservazioni dirette e immediate.