Sabato scorso ho partecipato alla presentazione dell’antologia di racconti thriller “Suspense Tale”, edizioni R.E.I., nella quale compare anche un mio racconto, scritto per l’occasione, dal titolo “L’ultimo quadro”.
Racconti… quale fascino i racconti. In poche pagine il filo di una storia, che si dipana e si srotola, fra colpi di scena e sottili emozioni, con un finale che non si fa troppo attendere, generoso, pronto a stupire il lettore. Lo puoi leggere in un’ora, a volte in qualche minuto, mentre aspetti il bus alla fermata, o la coda alla posta, in quei dieci minuti che ti separano dalla cena, lo cominci, ti ci tuffi, lo concludi. Lo comprendi? Forse non subito, forse ci rimuginerai durante la cena, sul bus, in treno. Che magia!
Sì, però un romanzo! Una storia che si infittisce nei suoi personaggi, nelle sue ambientazioni, nei suoi intrighi da scoprire e da intrecciare! Un romanzo di quelli tosti, che ti accompagna per giorni, per settimane, dal quale non riesci a separarti, perché devi sapere come andrà avanti, perché non puoi abbandonare il protagonista nelle svolte della sua storia. Un romanzo che ti si attacca al cuore, appassionandoti a tal punto che quando arrivi alle ultime pagine rallenti inconsapevolmente la lettura, perché non vorresti proprio che finisse…
Voi di che pasta siete? Racconto o romanzo? Romanzo o racconto?
Sono due cose diverse ovviamente, io preferisco il racconto, che reputo più difficile da scrivere perchè deve essere coinciso e rendere bene l'idea dell'autore.
RispondiEliminaUn romanzo è come un bagno, ti immergi nella storia e ci rimani dentro per giorni, vivendo ogni momento, respirandolo.
Un racconto invece è una doccia fresca che può diventare gelida nel colpirti a freddo in poche pagine, più bevibile di un romanzo ma meno coinvolgente.