In ognuno di noi soggiorna un lato oscuro, con il quale forse è meglio dialogare, perchè se troppo a lungo volutamente ignorato, esso può diventare prepotente e pericoloso...

martedì 20 agosto 2013

Maria Irene Cimmino, Presidente dell'Associazione culturale "IrReale-narrativakm0", recensisce QUALCHE PIANO OLTRE

Qualche Piano Oltre
ed. Linee Infinite

A tre anni dall'uscita del suo primo libro, Tre Innocui Deliri, Sabrina Gregori lascia momentaneamente i racconti per un romanzo: Qualche Piano Oltre.
E ancora una volta l'indagine affonda nelle inquietudini dell'animo femminile, nelle sue molteplici sfaccettature, là dove le zone d'ombra appaiono spesso più ampie delle zone di luce.

Il romanzo descrive con continui flash-back la storia di Sara, dall'infanzia all'età adulta, e in particolare la sua amicizia con Paolo, personaggio inquieto e custode di un oscuro segreto, dapprima compagno di giochi, poi oggetto di un grande amore.

Molte sono le tematiche che l'autrice affronta nel libro: i giochi dei bambini in un cortile condominiale, l'amicizia e la condivisione dei primi segreti, i turbamenti dell'adolescenza, il coraggio e la paura, i personaggi fantastici che si innestano in situazioni reali: in breve la rappresentazione della vita che talvolta avviene anche valicando la porta di un altrove, di un altro piano, dove si compiono tutte le scelte, dove la memoria assume una valenza diversa, un diverso significato.
Con un gesto consuetudinario e all'apparenza del tutto normale, come entrare in un ascensore e premere il pulsante, Sara verrà chiamata a intraprendere un percorso a ritroso che la porterà verso la piena maturità e autoconsapevolezza. L'ascensore infatti sembra non fermarsi, prosegue la sua corsa verso un luogo indefinito e indefinibile dove invece tutto accade, dove il passato si confonde con il presente in una dimensione atemporale.

Magistrale è il modo in cui l'autrice riesce a trasmettere il caleidoscopico mondo del sentire femminile, del dolore di una donna nella sua accezione cosmica e universale: l'abbandono, l'umiliazione, lo scoramento, l'indicibilità di una passione, l'impossibilità di spiegare e spiegarsi, il disvelarsi di un amore totalizzante che lascia senza fiato, inebria e sconvolge, riempie di quell'energia che porta a scelte che possono cambiare la vita.

Il romanzo è anche un percorso di speranza. Da un amore incompiuto, Sara giungerà ad un nuovo concetto di amore: verso se stessa e verso gli altri, un sentimento che apre al mondo, per vivere consapevolmente la pienezza della sua esistenza.

 Sabrina Gregori opera, in questo libro, una grande ricerca sulla parola scritta. Il suo linguaggio, che tocca tutte le corde del sentimento, è asciutto e levigato, capace, con la forza del chiaroscuro, di smorzare i momenti più cupi lasciando che dal tessuto narrativo traspaia ogni piccola emozione, ogni palpito, persino nell'insostenibilità di una tragedia.

Un'autrice di indubbio talento che si muove su un terreno a lei congeniale, con una storia di grande respiro che lascerà un segno duraturo nell'animo del lettore sensibile.


Nessun commento:

Posta un commento